Infezione da HCV: gli antivirali ad azione diretta riducono l'incidenza di carcinoma epatocellulare, il rischio di malattia epatica scompensata, rispetto a nessun trattamento


I soggetti con epatite C sottoposti a terapia con antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno presentato una significativa riduzione dell'incidenza di carcinoma epatocellulare e del rischio di malattia epatica scompensata rispetto ai pazienti non-trattati.

Lo scopo di uno studio è stato quello di determinare l'impatto del trattamento con antivirali ad azione diretta ( per os ) sul tasso di incidenza del carcinoma epatocellulare e cirrosi scompensata.

La coorte per gli esiti clinici ha compreso 26.105 pazienti. Di quel gruppo, 7.928 hanno ricevuto antivirali ad azione diretta e 18.177 non sono stati trattati.

I risultati del trattamento hanno mostrato che la terapia con antivirali ad azione diretta ha prodotto una riduzione significativa del rischio di sviluppare carcinoma epatocellulare rispetto a nessun trattamento ( hazard ratio, HR = 0.28, IC 95%, 0.15-0.52 ) tra i pazienti con cirrosi compensata.
Questa tendenza è persistita tra quelli senza cirrosi, con la terapia con antivirali ad azione diretta che ha ridotto anche il rischio di carcinoma epatico rispetto a nessun trattamento ( HR = 0.43, IC 95%, 0.26-0.71 ).
L'incidenza grezza per il rischio di carcinoma epatocellulare è risultata quattro volte superiore nei pazienti non-trattati rispetto ai pazienti trattati.

Le analisi di sensibilità e sottogruppo hanno mostrato che questa tendenza di riduzione del rischio di carcinoma epatocellulare per trattamento rispetto a nessun trattamento è persistita, indipendentemente dallo stato di cirrosi, tra i pazienti senza storia di tumore; tra quelli diagnosticati con epatocarcinoma 3 o più mesi dopo il basale; e tra coloro che hanno ricevuto un trattamento minimo efficace.

I fattori associati ad epatocarcinoma includevano sesso maschile, età avanzata, diabete mellito, cirrosi e storia di cancro.

Tra i partecipanti con cirrosi compensata, il trattamento con gli antivirali ad azione diretta ha ridotto il rischio di scompenso rispetto a nessun trattamento ( HR = 0.38; IC 95%, 0.26-0.56 ).
Allo stesso modo, il trattamento ha anche diminuito il rischio di scompenso tra quelli senza cirrosi ( HR = 0.42, IC 95%, 0.3-0.58 ).
E' stato osservato che la terapia con antivirali ad azione diretta era associata a una riduzione del 62% del rischio di cirrosi scompensata nei pazienti con cirrosi compensata e una diminuzione del 58% nei pazienti senza cirrosi.

Nel breve periodo, il trattamento con antivirali ad azione diretta per via orale per l'infezione da HCV è risultata associata a un ridotto rischio di sviluppare epatocarcinoma e cirrosi scompensata. ( Xagena2018 )

Fonte: The Liver Meeting 2018

Gastro2018 Inf2018 Onco2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

L'alcol è la principale causa di mortalità epato-correlata in tutto il mondo. L'asse intestino-fegato è considerato un fattore chiave nella...


Una maggiore conoscenza delle cause di morte sarà essenziale per prevenire la morte prematura nelle malattie epatiche legate all’alcol. È...


Il profilo beneficio-rischio degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) rispetto al Warfarin e tra gli anticoagulanti orali diretti nei...


Gli studi hanno riportato un'associazione significativa tra la steatosi epatica non-alcolica ( NAFLD ) e un aumento del rischio di...



Doptelet è un medicinale usato per prevenire un sanguinamento eccessivo negli adulti affetti da trombocitopenia dovuta a malattia epatica cronica....


La malattia cardiovascolare nei pazienti con steatosi epatica non-alcolica è risultata essere associata a tradizionali fattori di rischio cardiovascolari, ma...


L'uso di farmaci antiepilettici nei pazienti con malattia renale o epatica è comune nella pratica clinica. Poiché il fegato e...


Uno studio ha mostrato che la misurazione del grado di steatosi non-alcolica nei pazienti con diabete di tipo 1 può...